Cresce la letteratura migrante in Italia

Non sempre è evidente quanto noi stranieri possiamo portare in termini di ricchezza culturale nel Paese. Abbiamo un bagaglio di storie, esperienze e conoscenze alle spalle che raccontano di mondi diversi, lontani che possono far crescere una società. Negli ultimi anni per fortuna stiamo vivendo una crescente consapevolezza dei valori culturali dell’immigrazione e della letteratura migrante.

“Le produzioni culturali degli stranieri costituiscono, al di là del loro valore letterario, uno strumento per superare i confini che ancora condizionano il nostro modo di pensare e vivere il fenomeno migratorio e la presenza di cittadini immigrati nel nostro Paese. Esse ci invitano a guardare la realtà, spesso viziata da stereotipi, attraverso gli occhi di chi ha cercato e trovato tra noi ospitalità, riuscendo anche a integrarsi. Di fronte all’incremento dei flussi migratori degli ultimi anni, all’immagine del migrante diffusa dai mass media, si rende infatti sempre più necessario un cambiamento di prospettiva nel nostro modo di vedere la figura dell’immigrato. La letteratura migrante in italiano può ricoprire un ruolo di rilievo in questo processo, perché riflette nel presente di questi nuovi vicini il nostro passato, non diverso sostanzialmente, anche se rimosso, di uomini e donne che hanno dovuto abbandonare la loro terra per cercare altrove una vita migliore.”

Come non essere d’accordo con questa riflessione? Sono le parole di Paola Ellero, docente che tiene un corso di Comunicazione interculturale al Master Italiano L2 presso l’Università di Padova.

Al momento le stime parlano di oltre mille scrittori e poeti stranieri che hanno scelto l’italiano come nuova lingua per raccontarsi e raccontare nuovi mondi. Spero che questo numero possa salire, penso che ognuno di noi ha una storia da raccontare che val la pena di essere ascoltata.

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